Per ricordare Flavio, nel pomeriggio del 28 febbraio u.s., presso la Cripta della Chiesa di S. Antonio da Padova di Campobasso, si è svolta una bellissima inizitativa organizzata dall’A.I.I.G.-Molise (Associazione Italiana Insegnanti di Geografia).
L’incontro, preceduto dalla celebrazione di una Santa Messa, ha visto la nutrita partecipazione di iscritti all’Associazione, di numerosi amici di Flavio nonché di noi familiari.
Tra la commozione palpabile dei presenti, Flavio è stato ricordato in modo encomiabile dalla Prof.ssa Enza Santoro e dal Prof. Rocco Cirino, membri del Consiglio dell’A.I.I.G.-Molise, che hanno tratteggiato il suo profilo di ragazzo buono, gentile, aperto alla vita e dai numerosissimi interessi soprattutto nel campo dei suoi studi unviersitari legati alla Geografia.
Così ha introdotto l’incontro la Prof.ssa Enza Santoro:
"Muore giovane chi è caro agli Dei". E’ il verso del poeta Mimnermo del VI sec. A.C. che ben si associa ad espressioni di conforto che, come interpreti di una fede profonda, possono lenire il dolore di una lacerazione inaccettabile e rassicurare la perpetuità della vita in una dimensione trascendente fatta di luce e di felicità perenne.
Il momento di spiritualità vissuta da poco ci ha uniti nel ricordo di Flavio e ci ha fatto riflettere sul grande mistero della vita e della morte, alimentando la speranza di una continuità post mortem.
Ma noi esseri mortali abbiamo bisogno di legare il ricordo di chi non è più ad un qualcosa di più umano, di concreto, per sentirci eredi operativi di progetti, impietosamente interrotti, di pensieri appena abbozzati che stavano costituendo la struttura di una vita impegnata civilmente e socialmente di un giovane che timidamente si affacciava al mondo intrigato del lavoro e delle responsabilità civili.
Pertanto,vorremmo dare stasera testimoninanza del lavoro svolto da Flavio, dei suoi plurimi interessi, della sua dimensione umana e civile di giovane che andava traducendo in progetti le velleità giovanili ed incanalando i plurimi interessi in percorsi segnati dove l’azione, sostenuta dalla passione e dall’entusiasmo, avrebbe potuto operare nell’ambito del nostro Molise.
Io personalmente ricordo le fattezze di un giovane esile, un moto perpetuo che cercava di assecondare la velocità del pensiero ed il desiderio di operare in contemporanea su più fronti.
Faceva domande ed ascoltava con l’umiltà di chi vuole approfondire, con l’interesse di chi riconosce il campo della conoscenza come infinito ed assorbiva le idee mentre lo scintillio degli occhi mostrava gratitudine e faceva trasparire la mobilità del pensiero, la vivacità dell’intuire e dell’immaginare".
Un ragazzo, quindi, che si presentava agli altri con la sua innata umiltà e che grazie a questa faceva breccia nel cuore di tutti quelli che lo hanno conosciuto.
Era assetato di sapere e di conoscenza e per questo si attorniava di numerosissime persone che lo aiutavano a riempire il suo bagaglio culturale, comunque già ricco grazie agli studi condotti con meticolosa abnegazione ed alle esperienze acquisite nel corso della sua breve, ma intensa vita, anche attraverso i numerosi viaggi intrapresi in Italia ed all’estero.
Naturalista convinto ed innamorato del suo Molise, Flavio stava cominciando a gettare le basi per quello che sarebbe stato il suo futuro lavorativo. Si stava impegnando per aprire una Sezione F.A.I. a Campobasso. Insieme ad altri amici aveva costituito l’Associazione delle Guide Turistiche del Molise. Era, inoltre, fortemente impegnato nel campo della salvaguardia del patrimonio naturalistico della sua regione, soprattutto dei tratturi, argomento che sarebbe stato oggetto della sua tesi di laurea specialistica in Geografia del territorio.
Come, poi, ha ricorddato Roberto Colella, amico di Flavio ed esperto di storia molisana, nello scorso mese di ottobre aveva partecipato ad un convegno a Potenza, facendo un intervento riguardante le problematiche e le ipotesi di sviluppo del comprensorio matesino-molisano, oggetto, tra l’altro della sua tesi di laurea triennale.
Il Prof. Cirino, che aveva stretto con Flavio un bel rapporto di amicizia ed a cui si rivolgeva come esperto del territorio per colloquiare ed imparare, ha, inoltre comunicato ai presenti che l’AI.I.G.-Molise ha deciso di intitolare a Flavio un progetto o una borsa di studio per giovani studenti, riservandosi di farci sapere ulteriori dettagli in merito.
Vi terremo informati sull’iniziativa e sulle altre che seguiranno per non dimenticare il nostro amatissimo Flavio.
A conclusione dell’incontro, la Prof.ssa Enza Santoro ha dedicato Flavio questi bellissimi versi da lei composti:
Una vita si è spenta!
Era agile e fiero
dinamico, forte e leggero.
Sorrideva con gioia,
sorrideva con mestizia soffusa
negli occhi di un nero profondo
che davan dolcezza
e segnavan apprensioni e timori.
Grandi cose lasciava sperare
progetti ambiziosi illustrava.
Il suo sogno era bello:
tornar nella terra natia,
farla grande, accogliente.
Con rammarico notava lo sfascio
e voleva redimere il mondo,
abbracciarlo con grande slancio,
con la gioia di vivere ed amare,
con la forza di dire ad ognuno:
ti amo, ho voglia di fare,
ho voglia di vivere allegro.
Ti rivedo e si offusca lo sguardo
al pensier di quel Fiore
che oggi è spezzato
e genera in tutti rimpianto,
che sollecita tutti ad amare,
a stringere in pugno la vita
che scorre e scompare nel buio.
Ma una luce da Flavio proviene,
una luce che splende
ed infonde speranza…
e la luce vibrante, sonora
si fa voce che invoca
Amore e Rispetto:
conoscere e proteggere
sognare ed agire
dire ed operare.
E’ il sogno di Flavio!
La sua voce riecheggi
nei cuori di tutti,
per fare più bella la terra,
per rendere bello il Molise
per vivere in pace,
gagliardi, giulivi, operosi.
Riportiamo, infine, il trafiletto dedicata a Flavio, pubblicato sulla rivista nazionale dell’A.I.I.G.:
"Impietosa la morte ha spezzato la giovane vita di Flavio Bruni, socio junior dell’A.I.I.G.-Molise. Amava il Mondo, amava la sua Terra, amava la Geografia, disciplina in cui stava per specializzarsi presso l’Università di Bologna, dove frequentava il corso di laurea specialistica in Geografia e Processi Territoriali, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia.
Era una promessa per il Molise e per l’A.I.I.G.. La sua scomparsa, assurda, a seguito di un male invincibile,lascia un vuoto incolmabile e tanto rimpianto in tutti noi.
Commossi ci uniamo alla Famiglia affranta, per ricordare un Figlio che, in sì breve esistenza, ha saputo dare un esempio di vita sana, ispirata ai valori di umana solidarietà, di gioviale goliardia, di rispetto per il Bene comune".
P.S. A breve sarà in rete il sito
www.flaviobruni.it sul quale potrete trovare foto, appunti, iniziative ecc. che lo riguardano. Sarà, inoltre, possibile lasciare messaggi, riflessioni, pensieri, immagini a lui dedicati. Si accettano consigli e suggerimenti. Grazie a tutti.